Come possiamo affrontare il cambiamento Aprile 28, 2016 – Pubblicato in: Psicoterapia e Psicologia

La nostra vita quotidiana ci offre sfide continue e ci pone di fronte alla necessità di cambiare o di affrontare ciò che cambia: età, lavoro, relazioni, corpo, sentimenti, salute, luoghi…

“L’essere umano è una locanda, ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Una gioia, una depressione, una meschinità, qualche momento di consapevolezza arriva di tanto in tanto, come un visitatore inatteso.
Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti! Anche se è una folla di dispiaceri che devasta violenta la casa spogliandola di tutto il mobilio, lo stesso, tratta ogni ospite con onore: potrebbe darsi che ti stia liberando in vista di nuovi piaceri.
Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia, vai incontro sulla porta ridendo, e invitali a entrare.
Sii grato per tutto quel che arriva, perché ogni cosa è stata mandata dall’aldilà per farti da guida.”

Poesia di Rumi

La posizione dei mistici, come nella poesia che abbiamo appena letto, è spesso molto vicina, quando non corrispondente, ad alcuni percorsi terapeutici o a come la mente può guarire se stessa. A di là della fede e delle cose in cui crediamo che, a mio avviso, sono tematiche totalmente personali e private, vorrei utilizzare lo spunto proposto Rumi ma anche da molti altri poeti e mistici, dell’ “accogliere”.

Mi preme sottolineare come anche nel cambiamento una dinamica di apertura è la via maestra contrapposta alla forzatura, rigidità, chiusura.

La Self-leadership ossia il “Coltivare una guida di sé consapevole è la base della guarigione dal trauma” (1)

Detto così è meraviglioso!

Da sempre la psicologia e la psicoterapia e primariamente la psicoanalisi hanno elaborato e approfondito il concetto di consapevolezza, come principio di base fondamentale per
raggiungere uno stato di benessere psico-emotivo.

Attualmente le tecniche di mindfulness, il cognitivismo, l’EMDR e molte altre teorizzazioni e metodologie, pur nella diversità di trattamento sottolineano la necessità di sviluppare una capacità di auto-consapevolezza per poter accedere alle risorse e alle potenzialità personali non ancora accessibili o sconosciute al singolo.

Cambiare…

La possibilità che le cose cambino, che l’inaspettato sopraggiunga nella propria vita, può indurre a differenti reazioni immediate: può stimolare ed eccitare oppure può indurre insicurezza e apprensione. È naturale pensare che i cambiamenti cosiddetti “negativi” quali le modifiche dello stato di salute o la perdita di una persona o di uno status – lavorativo, economico etc. – possano avere un impatto più consistente che va dallo shock traumatico all’inibizione e alla fuga.

Tuttavia abbiamo tutti imparato che, anche quando stiamo aspettando da tanto una notizia che cambia la vita quotidiana o introduce novità positive, le sensazioni di eccitazione sono molto spesso più vicine alla tensione che al benessere.

Quindi prima di considerare come la risposta della persona si situa di fronte alla situazione in atto e come muoversi per comprendere il peso e il significato della “cosa nuova” – negativa o positiva che sia -, si dovrà conoscere e analizzare prima, e riuscire a creare poi, la strategia individuale di fronteggiamento del cambiamento.

La ricerca ha evidenziato che ci sono delle differenze sostanziali di fronte al recupero emotivo dopo una esperienza frustrante, per esempio dopo una bocciatura o una bassa performance sportiva come la perdita di una gara per un atleta. Si è visto che le persone più abili in tal senso sono coloro che hanno al proprio interno un sistema di credenze positive su di sé. Al contrario coloro che utilizzano pensieri ricorrenti contenenti auto-definizioni negative su se stessi, o teorie della personalità che fanno riferimento all’impossibilità di cambiare – sono nato così non cambierò mai! – hanno difficoltà nell’integrare l’esperienza di “perdita” e possono al contempo permanere nella situazione di frustrazione disfunzionale alla propria vita quotidiana e/o sviluppare sintomi psicologici. (Cfr. le ricerche nel Personality and social psychology bulletin).

Obiettivi:

Capire e guidare il cambiamento

1. Affrontare i cambiamenti
2. I tre fattori di equilibrio:

  • soddisfare i propri bisogni
  • soddisfare il proprio modo di vivere il tempo
  • soddisfare i propri valori

Costruire fondamenta solide per il futuro

1. La salute, una risorsa da coltivare
2. Tenere allenato il corpo e la mente
3. Sviluppare la comunicazione interpersonale e l’assertività

Preparare il proprio progetto di vita

1. Usare la creatività per trovare nuove idee
2. Formulare il proprio progetto

curva emozionale

La curva emozionale

 

La curva emozionale

Ci descrive i passaggi emotivi che contraddistinguono il percorso interiore dopo aver subito un evento traumatico.
Di qualunque tipo sia questo evento, esso crea una discrasia col recente passato. Tale discrasia DEVE essere metabolizzata.
Prima di arrivare all’accettazione dell’evento traumatico, si impongono nella vita personale dei sentimenti sgradevoli che creano disagio….

C’è una profonda differenza percepibile nelle proprie reazioni ed emozioni e nei risultati che si ottengono se l’atteggiamento è volo a promuovere il cambiamento o subire il cambiamento.

E’ necessario infatti sostenere il cambiamento. Come?

  • Reagire alle situazioni
  • Prendere il controllo
  • Adottare alternative multiple
  • Cambiare il repertorio

Quali sono le cause delle resistenze individuali al cambiamento?

  • L’abitudine
  • La paura dell’ignoto
  • Il timore di non essere all’altezza
  • La “felice incoscienza”
  • L’identificazione con la situazione attuale
  • La percezione degli sfrozi richiesti
  • Le credenze e le convinzioni

Superare le resistenze vuol dire sapere che col tempo e l’atteggiamento adeguato, si raggiungerà una nuova situazione “confortevole” in cui il nuovo sarà assimilato e l’esperienza sarà ampliata e arricchita.

SELF ASSESSMENT – Apprendimento trasformativo

Lavorare su se stessi per il potenziamento e lo sviluppo dell’autoefficacia, per rendere possibile la convinzione che le proprie capacità possono organizzare e realizzare tutte le azioni necessarie per gestire adeguatamente le situazioni che si incontreranno in un particolare contesto, in modo da raggiungere gli obiettivi individuali prefissati.

Osservare se stessi ed imparare a valutarsi con un’attenzione dedicata alla ricerca di un miglioramento “progettato” utilizzando una logica di autosviluppo e di spendibilità contestualizzata e nello stesso tempo orientata al futuro.

Come affrontare il cambiamento?

1. Disponibilità a cambiare lo status quo.

  • Porsi nella condizione di promuovere il cambiamento anziché subirlo e basta
  • Gestire le incertezze e abbandonare le vecchie abitudini

2. Ricostruzione cognitiva per predisporsi alla nuova situazione

  • Trovando dei modelli con cui identificarsi
  • Confrontandosi con gli altri e ricercando nuove opportunità nell’ambiente

3. Equilibrio ritrovato

  • Vengono assimilate le nuove competenze che saranno alla base di nuovi comportamenti
  • I nuovi comportamenti generano nuove relazioni o le vecchie vengono rinnovatedisagio psichico

Il supporto psicologico e la psicoterapia

Il primo obiettivo del supporto psicologico è ricostruire pian piano un nuovo equilibrio nella propria emotività e quotidianità andando a lavorare su quello che molte persone vivono con paura o timore di ciò che non si conosce, non si può prevedere o è fuori dal proprio controllo.

Come abbiamo visto nella curva emozionale, se i sentimenti di rabbia, rifiuto e autoaccusa non vengono elaborati possono portare a gravi problemi di ansia e depressione con forti ripercussioni sulla vita personale e di relazione.

Lo psicoterapeuta valuta tutti i sentimenti negativi legati al vissuto del cambiamento (scarsa autostima, stress, paura, tristezza) creando una intersoggettività costruttiva che sarà la base della terapia che accompagnerà la persona a raggiungere una miglior qualità di vita . Lavorando insieme si potrà trovare la strategia migliore per fronteggiare le difficoltà emerse.

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